06 Maggio 2024

3. Sant'Elia a Pianisi

Sant’Elia a Pianisi è un piccolo comune in provincia di Campobasso. La sua superficie è costituita da boschi, colli e monticelli dove vengono praticate diverse colture: grano, granone ed avena. È diffusa, inoltre, la coltura dell'olivo, per la cui promozione questo comune è entrato a far parte dell’“Associazione Nazionale Città dell'Olio”, che si propone tra i suoi obiettivi quello della valorizzazione e della promozione del prodotto “olio” e dei territori dove l’olivo è più vocato.
Tra i monumenti da vedere: abbazia di San Pietro, chiesa di Sant’Elia Profeta, chiesa di San Rocco, convento di San Francesco, croce stazionaria, Fontana della Pace, ruderi del Borgo di Pianisi, Torre Mancini, palazzo baronale. Sono presenti anche aree pic-nic (c.da S. Pietro, loc. Cerreto) e molto vicino il Lago di Occhito, oltre che il tratturo Celano-Foggia.

Sant'Elia a Pianisi costituisce anche una tappa del "Cammino del Perdono", un itinerario che unisce i luoghi in cui Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, è nato e ha svolto la sua opera spirituale, prima di essere nominato papa. Il percorso, collega la Città de L’Aquila in Abruzzo con Monte Sant’Angelo (214km).

Tra gli eventi più importanti, la festa patronale di Sant’Elia Profeta, la fiera, la rievocazione della Passione di Cristo.
Convento dei Frati Minori Cappuccini "San Francesco"
La posa della prima pietra del Convento avvenne nel 1604 e la costruzione fu ultimata nel 1631, mentre la sua chiesa venne consacrata nel 1690. Inizialmente composto di sedici stanze, fu progressivamente ampliato ed ammodernato, soprattutto per venire incontro alle esigenze conventuali e popolari, essendo destinato a luogo di studio delle decine di giovani che qui erano inviati a frequentare il ginnasio per prepararsi alla vita cappuccina. Il convento di Sant’Elia e la sua chiesa conservano tesori artistici di rara bellezza: qui infatti hanno lasciato opere pregevoli artisti molisani di valore come Paolo Gamba, Amedeo Trivisonno e Leo Paglione. Nel refettorio infatti sono conservate “L’ultima Cena” e “L’Annunciazione”, due tele del XVIII secolo attribuite a Paolo Gamba e recentemente oggetto di un sapiente restauro che le ha riportate ad un superbo splendore.
Il 25 gennaio 1904 varca la soglia anche fra Pio da Pietrelcina che nel “professorio” di Sant’Elia inizierà la sua formazione, studiando la “retorica”, cioè il ginnasio, e poi la “filosofia”. Gli anni di Padre Pio a Sant’Elia a Pianisi saranno decisivi per la sua maturazione spirituale ed il Convento diventerà il testimone della professione solenne dei voti che Padre Pio qui pronuncia il 27 gennaio 1907, legandosi per sempre agli ideali francescani di povertà, castità ed umiltà, viatico fondamentale del suo cammino verso la santità.

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