19 Maggio 2024

Il percorso a Gesualdo

Il "percorso comunale particolare " che Vi suggeriamo di seguire è quello che si snoda all'interno del comune di Gesualdo. Esso può consentirVi di conoscere il rapporto tra il Convento dei Padri cappuccini, dove probabilmente contate di andare per conoscere quando e perché ci sia stato Padre Pio, e il contesto locale che ne ha determinato l'esistenza e che si riferisce a un periodo storico dell'Italia di estremo interesse. L'affresco che troverete nella chiesa del Convento si spiega solo se si conosce la storia di Carlo Gesualdo e si è, per prima, visitato il Castello e conosciuto il motivo per cui Carlo si è ritirato a Gesualdo, dopo aver fatto uccidere la moglie e il suo amante.

La storia di Carlo Gesualdo
Carlo nasce l'8 marzo del 1566 a Venosa da Geronima Borromeo sorella di Carlo Borromeo. La madre muore il 26 luglio del 1573, quando Carlo aveva sette anni.
Luigi, suo fratello era il primogenito e quindi l'erede destinato a gestire il principato di Venosa. Carlo viene invece avviato alla vita ecclesiastica come lo zio Borromeo. Nel 1584 Luigi cade da cavallo e muore. Ne consegue che Carlo viene spinto ad abbandonare la vita ecclesiastica per assicurare la successione al casato. Egli però continua a coltivare la sua passione per la musica. Nel 1586 si registrano le sue prime composizioni.
A febbraio dello stesso anno Carlo viene spinto a sposare la cugina, Maria d'Avalos, che era stata già sposata due volte ed era però vedova. Due anni dopo nacque Emanuele, il figlio che poteva assicurare l'eredità.
La Maria d'Avalos sviluppò però una relazione amorosa con Fabrizio Carafa.
All'epoca era diritto del marito tradito quello di uccidere la moglie che lo tradiva. E così fù. Carlo, il 15 di ottobre del 1590 fece finta di allontanarsi dalla sua dimora per una battuta di caccia, Maria accolse l'amante in casa propria, Carlo, con tre servì (Pietro de Vicario, Ascanio Lama e Francesco de Filippi), tornò e uccise entrambi gli amanti.
Per legge Carlo era innocente, ma il Viceré di Napoli consigliò a Carlo di allontanarsi da Napoli e affidò il figlio Emanuele alla prozia (Maria Gesualdo).
Carlo, tra i diversi Feudi scelse come dimora il castello di Gesualdo, dove restò per circa vent'anni. Muore infatti il 7 settembre del 1613.
In quegli anni egli abbellisce il Castello e fa costruire il convento dei Cappuccini e la chiesa adiacente. Sempre lui fa dipingere la pala che è allocata nella chiesa sopra l'altare chiamata la "pala del perdono".


Castello di Gesualdo
Convento dei Cappuccini a Gesualdo
Il Convento dei Cappuccini di Gesualdo è gestito da fra. Franco Gitto, il padre guardiano. Lo trovate al seguente numero di telefono 3397128749. Lo vedete in fotografia mentre fa da guida ai visitatori del Convento
La Credenziale della Via della Fede di San Pio
La Credenziale è quel documento che testimonia il passaggio di una persona dalle tappe significative di un Cammino. In ogni tappa c'è una istituzione deputta a timbrare la credenziale con uno specifico timbro che mostri il luogo dove la persona è passata. La Credenziale della Via della Fede di San Pio viene timbrata presso gli 11 Conventi che compongono il Cammino di Padre Pio, dove cioè lui è stato. Ai Conventi si aggiunge la chiesa di Morra De Sanctis in onore alla beata Maria Gargani figlia spirituale di Padre Pio. A Gesualdo la credenziale viene timbrata presso il Convento dei Cappuccini.
L'immagine riportata mostra il timbro posto sulla credenziale il 13 di Aprile 2024 in occasione della manifestazione Cammini Aperti.
Libri
Sul Castello potreste leggere il libro dell'ing. Michele zarrella dal titolo "Carlo Gesualdo"
Sul Convento dei Cappuccini potreste leggere il libro di fra. Riccardo Fabiano
Entrambi i libri potete comprarli presso la cartolibreria, di Emilio Savino, che trovate andando verso il Convento dei Cappuccini, sulla Vostra sinistra. Se volete chiamare la cartoleria potete usare i seguenti numeri: 0825/1994931 - 347.7424697, oppure scrivendo a: smilepointcartoleria@gmail.com
13.04.2024 Cammini Aperti
Il Ministero del Turismo ha invitato la Regione Campania a individuare due Cammini interessanti presenti all'interno del territorio regionale da inserire in un programma nazionale chiamato Cammini Aperti. Sono stati pertanto individuati 42 Cammini italiani che il 13 e il 14 di aprile hanno ospitato camminatori interessati a "fare il cammino". Il Cammino di Padre Pio dell'Associazione della Via della Fede di San Pio è stato scelto tra i due Cammini proposti dalla Regione Campania. Il tratto convenuto con il Destination Manager del Cammino è stato quello di Gesualdo-Morra De Santis. Il primo Cammino si è svolto a Gesualdo, tra il Castello e il Convento dei Cappuccini. Il secondo Cammino si è svolto a Morra De Sanctis tra la casa della beata Maria Gargani, la chiesa e il Castello.
13.04.2024 Accoglienza a Gesualdo
Qui descriviamo l'accoglienza che Gesualdo ha riservato agli ospiti che sono arrivati a "fare il cammino".
13.04.2024 - Impresa ACCIO - Distillati di Acquavite e Grappe.
L'impresa Accio ci ha atteso nella corte del Castello di Gesualdo per mostrarci la varietà dei liquori che produce. Lo trovate a San Silvestro di Gesualdo : www.acciogesualdo.com. Il telefono el titolare è 3498480769
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Il viaggio consigliato
Arrivate a Gesualdo e pernottate in uno dei bed& breakfast del borgo. Io sono stato a zembalo. Potete chiamare Raffaele Pietropaolo (349.6158004) per la prenotazione. Io mi sono trovato bene anche perché Raffaele è una persona speciale che ama il territorio e raccoglie oggetti della tradizione locale con cui arricchisce l'arredamento del complesso dove Vi ospita. Potete cenare nei pressi del B&B, al ristorante da Peppino (prezzi modici e pietanze genuine). Non perdetevi il ragù fatto con i peperoni essiccati. La mattina. dopo aver fatto la colazione con Raffaele potete arrivare al Castello. Sarà bene prenotare la visita al Comune. RivolgeteVi a Enzo (349.0565272) che conosce tutto e tutti. Il suo ufficio è nella piazzetta proprio davanti al Castello. Se Vi siete sentiti per tempo, egli potrà farVi aprire il Castello e farVi trovare un cicerone di tutto rispetto, l'ing. Michele zarrella che vi sa raccontare tutto di Carlo Gesualdo, del Castello e del Convento.
Nel Castello troverete tante cose interessanti: i sistemi di difesa, le scritte fatte apporre da Carlo, la raccolta di Costumi dell'epoca e di antichi strumenti musicali.
Dopo la visita al Castello e consci ora della vita di Carlo e delle sue opere potete raggiungere a piedi il Convento dei Cappuccini. lungo il leggero pendio che porta al Convento trovate, sulla sinistra la cartolibreria dove potrete acquistare il libro di Michele zarrella e anche il libro di fra. Riccardo Fabiano sul Convento dei Cappuccinidi Gesualdo.
Proseguendo arrivate alla piazzetta antistante il Convento dove vi è una enorme statua in bronzo di Padre Pio seduto. Potete girargli intorno per ammirarne tutte le fattezze.
Poi entrate nel Convento e suonate alla porta dell'ingresso. Padre Franco Vi accoglierà con un sorriso e Vi farà da guida, dotta e affabile. Lungo il corridoio che guarda la chiostra e il pozzo Vi mostrerà le immagini poste sulle pareti e comincerà così a raccontarVi della vita del Convento e della permanenza di Padre Pio.
Poi vi accompagnerà al piano superiore per mostrarvi la stanza dove alloggiava Padre Pio. Essa è stata naturalmente ricostruita dopo il terremoto che ha colpito l'area, ma si trovano tutti gli oggetti di cui Padre Pio si serviva, compreso il piccolo letto e la scrivania per studiare.
Egli Vi accompagnerà poi al piccolo museo realizzato a fianco alla camera e Vi illustrerà ciò che è contenuto nelle teche disposte vicino al muro. In esse potrete vedere indumenti usati da Padre Pio la cui veridicità è certificato da fra Modestino da Pietrelcina. Tra questi reperti anche quelle che testimoniano come Padre Pio avesse le stimmate e cercasse di coprirle per evitare di mostrarle al pubblico.
Dopo la visita al piccolo museo, tornati a pian terreno, potrete visitare la Chiesa e soffermarVi a studiare l'affresco che è disposto sopra l'altare, la così chiamata "Pala del Perdono". Il dipinto, commissionato da Carlo Gesualdo, porta diverse immagini di personaggi interessanti che ziarrella Vi saprà spiegare molto bene.
In sostanza si può dire che Carlo Gesualdo è dipinto in basso a sinistra e invoca il perdono da Dio che sta in alto. In mezzo una serie di personaggi interessanti per la vita di Gesù. Tra le varie figure spicca quella di Maria Maddalena che con una mano si rivolge a Carlo e con l'altra si riferisce a Dio , così che sembra dire "Fai come ho fatto io, "pentiti e chiedi perdono a Dio".
Ora il percorso storico è terminato, Vi sentirete accanto Padre Pio e vi verrà la voglia anche a Voi, di perdonare Carlo.
Per ricordare questa permanenza estraete dal Vostro zaino la "credenziale" della Via della Fede di San Pio e chiedete a Fra Franco di stamparci il timbro del Convento. Se non l'avete con Voi chiedete a Fra Franco di darvene una copia.
Ora riposatevi e mangiate qualche buon piatto locale. aspettate il tramonto passeggiando per il borgo e parlando con la gente.
Domani è un altro giorno e potrete decidere di raggiungere Morra De Sanctis che sta appena a 25 chilometri da qui. La visita a Morra vi aiuterà ad aggiungere un altro di pezzo di storia sulla vita del Santo, un pezzo molto importante e molto umano e a mettere un altro timbro sulla vostra credenziale.
Il B&B zembalo
Il B&B è particolare, ma lo è molto di più il proprietario Raffaele Pietropaolo. Le stanze sono grandi e ben arredate, ma la sala comune dell'accoglienva e della colazione mattutina è veramente straordinaria, piena di oggetti di ogni tipo: costumi, vasi, quadri lasciati in cambio di un pernottamento, tavole dove una volta si stendeva il pane e la pasta, copri-finestre pitturate come quadri, piante ornamentali distribuite negli angoli, libri da consultare e testi su ricerche su cammini da fare, redatti da persone del luogo. Se lo convincete vi potrà portare in giro per i luoghi e vi farà assaggiare l'olio dei suoi ulivi.
Sempre lui è quello che ha chiesto a Pasquale Natale, un giovane del luogo, che serve al bar sotto il Castello di fare degli acquerelli per offrirli ai clienti. Un modo per incentivare la creatività e la potenzialità dei giovani del luogo.
Gli aquarelli di Pasquale Natale
Pasquale Natale, dipinge paesaggi con gli acquarelli. Per guadagnarsi la vita lavora al Bar che si trova davanti al Castello di Gesualdo. Alcune sue opere si trovano presso il B&B zembaio

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